PostePay: attenzione alle truffe

PostePay è un prodotto molto gradito dai clienti di Poste Italiane, grazie alle sue caratteristiche innovative. Proprio la sua notevole diffusione, però, la rende terreno ideale per i truffatori, soprattutto per quelli che amano ricorrere al phising, i quali per anni hanno provveduto ad inviare false comunicazioni di posta elettronica sperando di accalappiare qualche utente distratto oppure non al corrente dei pericoli.

Ora i truffatori hanno deciso di mutare strategia e il pericolo maggiore è diventato lo smishing, anch’esso da portare avanti tramite e-mail. Oggetto della comunicazione è infatti il blocco della propria carta, avviso che non serve ad altro che ad attirare l’attenzione della vittima designata. Naturalmente la stessa missiva contiene anche la soluzione al problema segnalato, sotto forma di un rapido click su un collegamento grazie al quale potrà sbloccare la PostePay in tempo reale.

Cancellazione da elenchi cattivi pagatori: attenzione ai truffatori

Non è raro il caso in cui nella casella di posta elettronica arrivi una comunicazione in cui una sedicente società promette di far cancellare il nostro nome dalle liste di cattivi pagatori, ove sia stato e sia tuttora iscritto.

Va però precisato come si tratti di una pura e semplice truffa, in quanto sono possibili soltanto due modi per  ottenere la cancellazione del proprio nominativo dalle Banche dati dei cattivi pagatori:

1) nel caso in cui la segnalazione sia il risultato di un semplice errore scatta il diritto ad essere cancellati in modo del tutto gratuito. Per poterlo fare è sufficiente inviare tramite raccomandata A/R una richiesta all’Istituto che ha provveduto a segnalare il nostro nominativo e ottenere in tal modo la cancellazione. Va anche chiarito come nel caso in cui l’ente in questione non rispetti subito

Prestiti: come si può ovviare alla mancanza di una busta paga?

La busta paga resta un miraggio per milioni di italiani. Se si somma il numero di coloro che sono senza lavoro a quello di chi ne ha uno precario o saltuario, la cifra che ne risulta può fare ampiamente capire il motivo per cui in Italia molte famiglie rinunciano spesso a consumare preferendo risparmiare e tenere in equilibrio un bilancio che in questi anni è stato sottoposto a forti tensioni.

Va però ricordato che non avere una busta paga può rivelarsi un grosso problema per chi intenda ottenere un prestito teso magari a rinforzare la propria liquidità. Le aziende creditizie, infatti, esigono garanzie per concedere finanziamenti e uno stipendio adeguato è la migliore possibile in tal senso.

 

E’ possibile ottenere prestiti anche senza busta paga

 

Se le aziende creditizie non amano eccessivamente la clientela sprovvista di una